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BASOKO: le celebrazioni del Centenario

I. Le celebrazioni

Il 6 gennaio 1902, il missionario tedesco scj, p. Melchior Goerke, inviato da p. Grison, iniziava la fondazione della stazione missionaria del Basoko. Ad accoglierlo non cíerano le autorità coloniali, perchè il missionario avrebbe costituito una presenza indesiderabile e critica circa la loro amministrazione, ma cíera la gente del villaggio ad attenderlo.

Il 6 gennaio 2002, Sua Ecc. Mons. Laurent Monsengo, circondato da una ventina di religiosi dehoniani e sacerdoti diocesani, ha celebrato il Centenario di questo evento.

Stata una celebrazione degna di un tale giubileo.

Giovedísera, 3 gennaio 2002, Sua Eccellenza éstato ricevuto solennemente dalle comunità cristiane, dalle varie delegazioni della missione e della diocesi, dalle autorità civili e militari. Dalla tribuna díonore, il Vescovo ha presentato gli invitati speciali giunti con lui ed ha benedetto la folla.

Venerdímattino, 4 gennaio, Messa solenne dei Battesimi e dei Matrimoni, dalle ore 9.00 alle 14.30. Sono stati amministrati 94 battesimi fra ragazzi e adulti; 81 matrimoni, fra giovani coppie ed anziane. Ad inizio cíéstata la solenne professione di fede cattolica di 15 persone che, battezzate nella Chiesa cattolica, avevano poi aderito al Protestantesimo, ed ora manifestavano il loro ritorno con la professione pubblica della loro fede cattolica.

Sabato mattino, 5 gennaio, Messa solenne della Confirmazione, iniziando con le confessioni dei cresimandi e celebrando dalle 9.00 alle 13.30. Sono state amministrate 400 cresime.

Tutti questi sacramenti sono stati amministrate dallo stesso Vescovo e solo da lui; ciú sarà ricordato dai cristiani e dai concelebranti. La liturgia équella del rito romano latino, ma secondo gli usi africani. Processioni a passo di danza, sia per líingresso come per líofferta dei doni; parti cantate da tutto il popolo, introdotte dal gruppo dei cantori e sostenute dal ritmo dei tamburi.

Domenica dell'Epifania, 6 gennaio, Messa solenne del Centenario dalle 9.00 alle 14.30. L'Eucaristia éstata celebrata secondo il rito romano-congolese. E cioé la liturgia della parola é finalizzata alla conversione dei cuori per cui, dopo líomelia e la professione di fede, si canta il kyrie eleison in segno penitenziale e ci si scambia la pace come segno di riconciliazione fraterna

Nellíomelia il Vescovo ha infiammato la folla, rievocando lo splendore di Gerusalemme alla venuta dei Magi, secondo la lettura di Isaia, facendone una gioiosa e ripetuta applicazione alla Chiesa di Basoko: in Basoko, risplenda la tua luce per la gloria del Signore! Al termine dell'Eucaristia, vi sono stati i discorsi augurali delle Autorità e delle Delegazioni.

Se il mattino sino al primo pomeriggio éstato dedicato ogni giorno all'Eucaristia, nel tardo pomeriggio di venerdíe sabato vi sono state le partite di football, al campo sportivo della Missione, con la vittoria della squadra di calcio della parrocchia contro la squadra del villaggio. Domenica pomeriggio, cíéstato il saggio di lotta tradizionale allo stadio.

Tutte le sere, dopo cena, danze e canti eseguiti alternativamente dai diversi gruppi di Yaliwasa, Yalinonge, Mokaria, Bomenge/Turumbu, Basoko. Sono canti modulati su poche tonalità, urlati sino al parossismo, al ritmo ripetitivo e quasi monotono dei tamburi, eseguiti a piccoli passi di danza con movimenti di tutto il corpo ed ancheggiamenti; serate danzanti che durano fino a mezzanotte.

L'organizzazione logistica, perfetta, éstata curata dai cristiani del Basoko: c'éil gruppo addetto all'accoglienza degli invitati, il gruppo per la sicurezza che vigila sugli spostamenti delle persone e degli ingressi; gli addetti alla cucina, al servizio a tavola. » stata una grande fatica per le donne garantire il cibo per oltre cinquemila persone, oltre a cucinare i pasti speciali per le coppie degli sposi, al venerdí; e, per oltre cinquecento persone delle delegazioni, alla domenica.

II. Il Centenario

Celebrare líanniversario, nella vita di un uomo, éraccontare i fatti e gli eventi della propria esistenza. Celebrare líanniversario, nella vita di un Istituto, éraccontare la sua storia. Per i Sacerdoti del S. Cuore di Gesù, celebrare oggi il Centenario del Basoko, come nel 1997 quello di Kisangani, éraccontare la storia della Chiesa nell'Alto-Congo.

Dal 1902 al 1918, la fondazione della Chiesa e la prima evangelizzazione éaffidata ai confratelli tedeschi, che saranno espulsi dai belgi a fine della Prima Guerra mondiale. Fra essi, va ricordato p. Joseph Fr‰ssle, missionario ìfuoco e fiammeî.

Dal 1919 al 1960 vi operano i missionari olandesi e belgi; p. Joseph Bader, ìpedagogo incomparabile dà nome e prestigio alle Scuole del Basoko.

Dal 1961 al 1986, i confratelli italiani, aiutati da alcune coppie e dagli'Amici del Basoko, gruppo di laici volontari, lavorano alla ricostruzione materiale e spirituale della Missione, devastata dallíindipendenza, dalla Ribellione, dal Mobutismo. Va ricordato il primo missionario italiano, fr. Gerardo Zucchelli che, in data anteriore, éstato presente a Basoko.

Dal 1986 in poi, si succedono una èquipe brasiliana, poi confratelli polacchi, con la presenza per stage di sacerdoti diocesani.

Dal 2000, la presenza missionaria si riduce a due-tre religiosi. Oggi abbiamo un confratello spagnolo p. Salvador Elcano; un confratello polacco p. Kierpiec Zbigniew; un dehoniano autoctono p. Louis-Marie Butari, parroco della Parrocchia Santa Maria.

Come si vede, la missione del Basoko éopera di tutta la Congregazione e non di una sola Provincia. Qui si vede realizzato ìante litteramî e si puú dire con verità: ìNoi Congregazione a servizio della Missione del Basoko. La delegazione scj per il Centenario écosíinternazionale: a nome del Governo generale cíép. Umberto Chiarello, Assistente generale; a nome della Provincia Italiana Settentrionale cíép. Angelo Pedrazzi, Economo provinciale; a nome della Provincia Spagnola cíép. Pedro Sanz Jimènez, Segretario provinciale. Come i tre Magi, essi hanno portato i loro doni augurali alla Missione.

Anche se complementare, la presenza missionaria delle Suore éfondamentale per raggiungere tutta la popolazione dei villaggi. Cosígià dal novembre 1913 al 1964, sono state operanti le Francescane Missionarie di Maria, con una presenza quasi costante di 14 suore. Dal 1981 ad oggi, sono presenti tre religiose dell'Immacolata Concezione. Alla celebrazione del Centenario partecipa la Superiora generale e la Madre Assistente delle Suore dell'Immacolata Concezione; ed una rappresentanza delle Francescane Missionarie, venute da Kisangani.

La missionarietà della Chiesa non raggiunge la sua pienezza se, oltre ai preti e alle suore, non vi sono dei collaboratori laici e dei catechisti. In questo, il Basoko piú essere fiero delle centinaia di catechisti, che si sono avvicendati in un secolo; oggi ne conta più di 250. Va qui ricordato un piccolo evento nella storia del Centenario. La prima evangelizzazione édovuta a una ragazza che, battezzata a Stanley-Falls, era emigrata al Basoko; qui, anche senza il titolo e il mandato di catechista, ella insegnava mattino e sera le preghiere e parlava delle ìcose di Dio. Quando nel settembre-ottobre 1901, p. Grison fece la sua tournèe passando per Basoko, trovú ad accoglierlo sulla piazza del mercato un gruppo di catecumeni, che gli chiesero di parlare delle ìcose di Dioî e di inviare loro un missionario. Con sorpresa dello stesso p. Grison, la Parola di Dio, annunziata da una donna, aveva preceduto il missionario.

Se i vecchi amano piuttosto raccontare la storia della loro vita, i giovani invece preferiscono realizzarla.

Cosíp. Grison ricorda che, viaggiando nel luglio-settembre 1897, da Anversa al Congo, sulla medesima nave assieme al Vicario apostolico, Mons. Camillo Ronslè, scheutista, questi si dimostrava molto diffidente verso l'inesperto e giovane missionario e ancor più diffidente verso la più giovane Congregazione, che osava impegnarsi nell'evangelizzazione dellíimmensa regione delle Falls, affidata loro dalla S. Sede il 25 marzo 1897. Una regione estesa per 250.000 kmq, che va da Basoko a Beni e alle Montagne Bianche, da Lomami all'Aruwimi e a Nepoko.

Eppure éstato il coraggio di oltre 400 giovani missionari scj, venuti nell'Alto-Congo, e di cui oltre 80 impegnati nel Basoko, che hanno fatto la storia della Chiesa, anche con la testimonianza del proprio sangue; storia della quale se ne celebra oggi il Centenario.

p. Umberto Chiarello scj

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