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El don de la indulgencia

Penitenciaría Apostólica. Indicaciones sobre las indulgencias (29 de enero de 2000)

[Indicaciones de este Dicasterio con motivo del anterior año jubilar celebrado del 24.12.1999 al 6.01.2001, útiles para las indulgencias en general]

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Il dono dell'indulgenza

Penitenzieria Apostolica. Avviso sacro sulle Indulgenze, 29 gennaio 2000

http://www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_pro_20000129_indulgence_it.html

Il dono dell'indulgenza manifesta la pienezza della misericordia di Dio, che viene espressa in primo luogo nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione.

Questa antica pratica, circa la quale non sono mancate incomprensioni storiche, va bene compresa ed accolta.

La riconciliazione con Dio, pur essendo dono della misericordia di Dio, implica un processo in cui l'uomo è coinvolto nel suo impegno personale e la Chiesa nel suo compito sacramentale. Il cammino di riconciliazione ha il suo centro nel sacramento della Penitenza, ma anche dopo il perdono del peccato, ottenuto mediante tale sacramento, l'essere umano rimane segnato da quei "residui" che non lo rendono totalmente aperto alla grazia ed ha bisogno di purificazione e di quel rinnovamento totale dell'uomo in virtù della grazia di Cristo, per ottenere il quale, il dono dell'indulgenza gli è grandemente di aiuto.

Per indulgenza si intende "la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi". (Enchiridion indulgentiarumNormae de Indulgentiis, Libreria Editrice Vaticana 1999, p. 21; cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1471).

La seguente nota della Penitenzieria Apostolica ricorda le disposizioni necessarie per acquistare con frutto l'indulgenza giubilare.

El don de la indulgencia

Penitenciaría Apostólica. Indicaciones sobre las indulgencias (29 de enero de 2000)

http://www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_pro_20000129_indulgence_sp.html

El don de la indulgencia manifiesta la plenitud de la misericordia de Dios que viene expresada en primer lugar en el sacramento de la Penitencia y de la Reconciliación.

Esta antigua práctica, acerca de la cual no han faltado malentendidos históricos, está bien comprendida y acogida.

La reconciliación con Dios, aún siendo don de la divina misericordia, implica un proceso en el cual el hombre es involucrado en su compromiso personal y la Iglesia en su deber sacramental. El camino de reconciliación tiene su centro en el sacramento de la Penitencia, pero incluso después del perdón obtenido mediante este sacramento, el ser humano permanece lastrado por algunos "residuos", que no lo hacen totalmente abierto a la gracia, y tiene necesidad de purificación y de aquella renovación total del hombre, en virtud de la gracia de Cristo; y para conseguir dicha renovación le es de gran ayuda el don de la indulgencia.

Por indulgencia se entiende "la remisión ante Dios de la pena temporal por los pecados ya remitidos en cuanto a la culpa, remisión que el fiel, debidamente dispuesto y con determinadas condiciones consigue por medio de la Iglesia, la cual como. administradora de la redención, dispensa con autoridad y aplica el tesoro de las satisfacciones de Cristo y de los santos".
(Manual de Indulgencias, Normas, Libreria Editrice Vaticana 1999, p. 21; cfr. Catecismo de la Iglesia Católica, 1.471).

La siguiente nota de la Penitenciaría Apostólica recuerda las disposiciones necesarias
para conseguir con fruto la indulgencia jubilar.

La celebrazione dell'Anno Giubilare non soltanto è occasione singolare per profittare del grande dono che il Signore ci fa, mediante la Chiesa, delle Indulgenze, ma è anche felice opportunità per richiamare la catechesi sulle Indulgenze alla considerazione dei fedeli. Perciò la Penitenzieria Apostolica pubblica, a vantaggio di quanti compiono le visite giubilari, questo avviso sacro.

Richiami di indole generale sulle Indulgenze

1. L'Indulgenza è così definita nel Codice di Diritto Canonico (can. 992) e nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1471):  "L'Indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi".

2. In generale, l'acquisto delle Indulgenze esige determinate condizioni (qui sotto, numeri 3-4), e l'adempimento di determinate opere (ai numeri 8-9-10 si indicano quelle proprie dell'Anno Santo).

3. Per ottenere le Indulgenze, sia plenarie che parziali, occorre che, almeno prima di compiere gli ultimi adempimenti dell'opera indulgenziata, il fedele sia in stato di grazia.

4. L'Indulgenza plenaria si può ottenere solo una volta al giorno. Ma per conseguirla, oltre lo stato di grazia, è necessario che il fedele

- abbia la disposizione interiore del completo distacco dal peccato, anche solo veniale;

- si confessi sacramentalmente dei suoi peccati;

- riceva la SS.ma Eucaristia (è meglio certamente riceverla partecipando alla S. Messa; ma per l'Indulgenza è necessaria solo la S. Comunione);

- preghi secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

5. È conveniente, ma non è necessario che la Confessione sacramentale, e specialmente la Santa Comunione e la preghiera per le intenzioni del Papa si facciano nello stesso giorno in cui si compie l'opera indulgenziata; ma è sufficiente che questi Sacri riti e preghiere si compiano entro alcuni giorni (circa 20) prima o dopo l'atto indulgenziato. La preghiera secondo la mente del Papa è lasciata alla scelta del fedele, ma si suggerisce un "Padre Nostro" e un'"Ave Maria". Per diverse Indulgenze plenarie, è sufficiente una Confessione sacramentale, ma si richiede una distinta Santa Comunione e una distinta prece secondo la mente del Santo Padre per ciascuna Indulgenza plenaria.

6. I confessori possono commutare, in favore di coloro che siano legittimamente impediti, sia l'opera prescritta, sia le condizioni richieste (eccetto, ovviamente, il distacco dal peccato anche veniale).

7. Le Indulgenze sono sempre applicabili o a se stessi o alle anime dei defuntima non sono applicabili ad altre persone viventi sulla terra.

La celebración del Año jubilar no sólo constituye una ocasión singular para aprovechar el gran don de las indulgencias, que el Señor nos hace mediante la Iglesia, sino que también es una feliz oportunidad para volver a presentar a la consideración de los fieles la catequesis sobre las indulgencias. Por eso, la Penitenciaría apostólica publica, para utilidad de cuantos realizan las visitas jubilares, este aviso sagrado.

INDICACIONES DE ÍNDOLE GENERAL SOBRE LAS INDULGENCIAS

1. El «Código de derecho canónico» (c. 992) y el «Catecismo de la Iglesia católica» (n. 1471), definen así la indulgencia: «La indulgencia es la remisión ante Dios de la pena temporal por los pecados, ya perdonados, en cuanto a la culpa, que un fiel debidamente dispuesto y cumpliendo determinadas condiciones, consigue por mediación de la Iglesia, la cual, como administradora de la redención, distribuye y aplica con autoridad el tesoro de las satisfacciones de Cristo y de los santos».

2. En general, para conseguir indulgencias hace falta cumplir determinadas condiciones (aquí en los números 3 y 4) y realizar determinadas obras (en los números 8, 9 y 10 se indican las que corresponden al Año santo).

3. Para ganar indulgencias, tanto plenarias como parciales, es preciso que, al menos antes de cumplir las últimas exigencias de la obra indulgenciada, el fiel se halle en estado de gracia.

4. La indulgencia plenaria sólo se puede obtener una vez al día. Y, para conseguirla, además del estado de gracia, es necesario que el fiel

- tenga la disposición interior de un desapego total de todo pecado, incluso venial;

- se confiese sacramentalmente de sus pecados;

reciba la sagrada Eucaristía (ciertamente, es mejor recibirla participando en la santa misa, pero para la indulgencia sólo es necesaria la sagrada Comunión);

ore por las intenciones del Romano Pontífice.

5. Es conveniente, pero no necesario, que la confesión sacramental, y especialmente la sagrada Comunión y la oración por las intenciones del Papa, se hagan el mismo día en que se realiza la obra indulgenciada; pero es suficiente que estos sagrados ritos y oraciones se realicen unos días antes o después del acto indulgenciado (unos veinte). La oración por las intenciones del Papa queda a elección de los fieles, pero se sugiere un «Padrenuestro» y un «Avemaría». Para varias indulgencias plenarias basta una confesión sacramental, pero para cada indulgencia plenaria se requiere una distinta sagrada Comunión y una distinta oración por las intenciones del Santo Padre.

6. Los confesores pueden conmutar, en favor de los que estén legítimamente impedidos, tanto la obra prescrita, como las condiciones requeridas (excepto, obviamente, el desapego del pecado, incluso venial).

7. Las indulgencias siempre son aplicables o a sí mismo o a las almas de los difuntos, pero no son aplicables a otras personas vivas en la tierra.

Aspetti propri dell'Anno Giubilare

Premesse le necessarie condizioni, di cui ai numeri 3-4, i fedeli possono acquistare l'indulgenza giubilare compiendo una delle seguenti opere, qui sotto raccolte in tre categorie: 

8. Opere di pietà o religione

- O fare un pio pellegrinaggio ad un Santuario o Luogo Giubilare (per Roma:  una delle 4 Basiliche patriarcali - S. Pietro, s. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, s. Paolo -, oppure alla Basilica di S. Croce in Gerusalemme, alla Basilica di s. Lorenzo al Verano, al Santuario della Madonna del Divino Amore, ad una delle Catacombe cristiane, ivi partecipando alla Santa Messa, o ad altra celebrazione liturgica (Le Lodi o i Vespri) o ad un esercizio di pietà (Via Crucis, Rosario, recita dell'inno Akathistos ecc.);

- o fare una pia visita, in gruppo o singolarmente, ad uno degli stessi luoghi giubilare ivi attendendo all'adorazione eucaristica ed a pie meditazioni, concludendole col "Padre Nostro", il "Credo" e un'invocazione alla Vergine Maria.

9. Opera di misericordia o carità

- O rendere visita, per un congruo tempo, a fratelli in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani soli, handicappati ecc.), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente en ellos,

- oppure sostenere con un significativo contributo opere di carattere religioso o sociale  (a favore dell'infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi, degli stranieri nei vari Paesi in cerca di migliori condizioni di vita),

- oppure dedicare una congrua parte del proprio tempo libero ad attività utili per la comunità o altre simili forme di personale sacrificio.

10. Opere di penitenza

Almeno per un giorno

- O astenersi da consumi superflui (fumo, bevande alcooliche ecc.),

- o digiunare,

- o fare astinenza dalle carni (o altro cibo secondo le specificazioni degli Episcopati), devolvendo una proporzionata somma ai poveri.

Dato a Roma, nella sede della Penitenzieria Apostolica, il 29 gennaio 2000

WILLIAM WAKEFIELD Card. BAUM
Penitenziere Maggiore

LUIGI DE MAGISTRIS
Vescovo titolare di Nova
Reggente

Aspectos propios del Año Jubilar [24.12.1999 - 6.01.2001]

Cumplidas las necesarias condiciones, indicadas en los números 3 y 4, los fieles pueden conseguir la indulgencia jubilar realizando una de las siguientes obras, enumeradas aquí en tres categorías:

8. Obras de piedad o religión

O hacer una peregrinación piadosa a un santuario o lugar jubilar (para Roma: una de las cuatro basílicas patriarcales, es decir, San Pedro, San Juan de Letrán, Santa María la Mayor y San Pablo, o también a la basílica de la Santa Cruz de Jerusalén, a la basílica de S. Lorenzo en Campo Verano, al santuario de la Virgen del Amor Divino o a una de las Catacumbas cristianas participando allí en la santa misa, o en otra celebración litúrgica (Laudes, o Vísperas) o en un ejercicio de piedad (vía crucis, rosario, rezo del himno «Akáthistos», etc.),

- o hacer una visita piadosa, en grupo o individualmente, a uno de dichos lugares jubilares, participando allí en la adoración eucarística y en meditaciones piadosas, concluyéndolas con el «Padrenuestro», el «Credo» y una invocación a la Virgen María.

9. Obras de misericordia o caridad

- O visitar, durante un tiempo conveniente, a hermanos necesitados, o en dificultad (enfermos, encarcelados, ancianos solos, discapacitados, etc.), como realizando una peregrinación hacia Cristo presente en ellos;

- o apoyar con un donativo significativo obras de carácter religioso o social (en favor de la infancia abandonada, de la juventud en dificultad, de los ancianos necesitados, de los extranjeros que, en los diversos países, buscan mejores condiciones de vida);

- o dedicar una parte conveniente del propio tiempo libre a actividades útiles para la la comunidad u otras formas similares de sacrificio personal.

10. Obras de penitencia

Al menos durante un día

O abstenerse de consumos superfluos (fumar, bebidas alcohólicas, etc.);

o ayunar;

- o hacer abstinencia de carne (u otros alimentos, según las indicaciones de los Episcopados), dando una suma proporcional a los pobres.

Dado en Roma, en la sede de la Penitenciaría apostólica, el 29 de enero de 2000.

Card. WILLIAM WAKEFIELD BAUM
Penitenciario mayor

Mons. LUIGI DE MAGISTRIS
Obispo titular de Nova
Regente

La celebración del Año jubilar no sólo constituye una ocasión singular para aprovechar el gran don de las indulgencias, que el Señor nos hace mediante la Iglesia, sino que también es una feliz oportunidad para volver a presentar a la consideración de los fieles la catequesis sobre las indulgencias. Por eso, la Penitenciaría apostólica publica, para utilidad de cuantos realizan las visitas jubilares, este aviso sagrado.

INDICACIONES DE ÍNDOLE GENERAL SOBRE LAS INDULGENCIAS

1. El «Código de derecho canónico» (c. 992) y el «Catecismo de la Iglesia católica» (n. 1471), definen así la indulgencia: «La indulgencia es la remisión ante Dios de la pena temporal por los pecados, ya perdonados, en cuanto a la culpa, que un fiel dispuesto y cumpliendo determinadas condiciones consigue por mediación de la Iglesia, la cual, como administradora de la redención, distribuye y aplica con autoridad el tesoro de las satisfacciones de Cristo y de los santos».

2. En general, para conseguir indulgencias hace falta cumplir determinadas condiciones (las enumeramos en los números 3 y 4) y realizar determinadas obras (en los números 8, 9 y 10 se indican las que corresponden al Año santo).

3. Para ganar indulgencias, tanto plenarias como parciales, es preciso que, al menos antes de cumplir las últimas exigencias de la obra indulgenciada, el fiel se halle en estado de gracia.

4. La indulgencia plenaria sólo se puede obtener una vez al día. Y, para conseguirla, además del estado de gracia, es necesario que el fiel

- tenga la disposición interior de un desapego total de todo pecado, incluso venial;

- se confiese sacramentalmente de sus pecados;

reciba la sagrada Eucaristía (ciertamente, es mejor recibirla participando en la santa misa, pero para la indulgencia sólo es necesaria la sagrada Comunión);

ore por las intenciones del Romano Pontífice.

5. Es conveniente, pero no necesario, que la confesión sacramental, y especialmente la sagrada Comunión y la oración por las intenciones del Papa, se hagan el mismo día en que se realiza la obra indulgenciada; pero es suficiente que estos sagrados ritos y oraciones se realicen unos días antes o después del acto indulgenciado (unos veinte). La oración por las intenciones del Papa queda a elección de los fieles, pero se sugiere un «Padrenuestro» y un «Avemaría». Para varias indulgencias plenarias basta una confesión sacramental, pero para cada indulgencia plenaria se requiere una distinta sagrada Comunión y una distinta oración por las intenciones del Santo Padre.

6. Los confesores pueden conmutar, en favor de los que estén legítimamente impedidos, tanto la obra prescrita como las condiciones requeridas (obviamente, excepto el desapego del pecado, incluso venial).

7. Las indulgencias siempre son aplicables o a sí mismos o a las almas de los difuntos, pero no son aplicables a otras personas vivas en la tierra.

ASPECTOS PROPIOS DEL AÑO JUBILAR [24.12.1999 - 6.01.2001]

Cumplidas las necesarias condiciones, indicadas en los números 3 y 4, los fieles pueden lucrar la indulgencia jubilar realizando una de las siguientes obras, enumeradas aquí en tres categorías:

8. Obras de piedad o religión

O hacer una peregrinación piadosa a un santuario o lugar jubilar (para Roma: una de las cuatro basílicas patriarcales, es decir, San Pedro, San Juan de Letrán, Santa María la Mayor y San Pablo, o también a la basílica de Santa Cruz de Jerusalén, a la basílica de San Lorenzo en Campo Verano, al santuario de la Virgen del Amor Divino o a una de las catacumbas cristianas), participando en la santa misa o en otra celebración litúrgica (Laudes o Vísperas) o en un ejercicio de piedad (vía crucis, rosario, rezo del himno «Akáthistos», etc.),

- o hacer una visita piadosa, en grupo o individualmente, a uno de esos lugares jubilares, participando en la adoración eucarística y en meditaciones piadosas, concluyéndolas con el «Padrenuestro», el «Credo» y una invocación a la Virgen María.

9. Obras de misericordia o caridad

- O visitar, durante un tiempo conveniente, a hermanos necesitados o que atraviesan dificultades (enfermos, detenidos, ancianos solos, discapacitados, etc.), como realizando una peregrinación hacia Cristo presente en ellos;

- o apoyar con un donativo significativo obras de carácter religioso o social (en favor de la infancia abandonada, de la juventud en dificultad, de los ancianos necesitados, de los extranjeros que, en los diversos países, buscan mejores condiciones de vida);

- o dedicar una parte conveniente del propio tiempo libre a actividades útiles para la comunidad u otras formas similares de sacrificio personal.

10. Obras de penitencia

Al menos durante un día

o abstenerse de consumos superfluos (fumar, bebidas alcohólicas, etc.);

o ayunar;

- o hacer abstinencia de carne (u otros alimentos, según las indicaciones de los Episcopados),

entregando una suma proporcional a los pobres.

Dado en Roma, en la sede de la Penitenciaría apostólica, el 29 de enero de 2000.

Card. WILLIAM WAKEFIELD BAUM
Penitenciario mayor

Mons. LUIGI DE MAGISTRIS
Obispo titular de Nova
Regente

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Il dono dell'indulgenza

Penitenzieria Apostolica, Avviso sacro sulle Indulgenze, 29 gennaio 2000

http://www.vatican.va/roman_curia/tribunals/apost_penit/documents/rc_trib_appen_pro_20000129_indulgence_it.html

Il dono dell'indulgenza manifesta la pienezza della misericordia di Dio, che viene espressa in primo luogo nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione.

Questa antica pratica, circa la quale non sono mancate incomprensioni storiche, va bene compresa ed accolta.

La riconciliazione con Dio, pur essendo dono della misericordia di Dio, implica un processo in cui l'uomo è coinvolto nel suo impegno personale e la Chiesa nel suo compito sacramentale. Il cammino di riconciliazione ha il suo centro nel sacramento della Penitenza, ma anche dopo il perdono del peccato, ottenuto mediante tale sacramento, l'essere umano rimane segnato da quei "residui" che non lo rendono totalmente aperto alla grazia ed ha bisogno di purificazione e di quel rinnovamento totale dell'uomo in virtù della grazia di Cristo, per ottenere il quale, il dono dell'indulgenza gli è grandemente di aiuto.

Per indulgenza si intende "la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi" (Enchiridion indulgentiarumNormae de Indulgentiis, Libreria Editrice Vaticana 1999, p. 21; cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1471).

La seguente nota della Penitenzieria Apostolica ricorda le disposizioni necessarie per acquistare con frutto l'indulgenza giubilare.

La celebrazione dell'Anno Giubilare non soltanto è occasione singolare per profittare del grande dono che il Signore ci fa, mediante la Chiesa, delle Indulgenze, ma è anche felice opportunità per richiamare la catechesi sulle Indulgenze alla considerazione dei fedeli. Perciò la Penitenzieria Apostolica pubblica, a vantaggio di quanti compiono le visite giubilari, questo avviso sacro.

Richiami di indole generale sulle Indulgenze

1. L'Indulgenza è così definita nel Codice di Diritto Canonico (can. 992) e nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1471):  "L'Indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi".

2. In generale, l'acquisto delle Indulgenze esige determinate condizioni (qui sotto, numeri 3-4), e l'adempimento di determinate opere (ai numeri 8-9-10 si indicano quelle proprie dell'Anno Santo).

3. Per ottenere le Indulgenze, sia plenarie che parziali, occorre che, almeno prima di compiere gli ultimi adempimenti dell'opera indulgenziata, il fedele sia in stato di grazia.

4. L'Indulgenza plenaria si può ottenere solo una volta al giorno. Ma per conseguirla, oltre lo stato di grazia, è necessario che il fedele

- abbia la disposizione interiore del completo distacco dal peccato, anche solo veniale;

- si confessi sacramentalmente dei suoi peccati;

- riceva la SS.ma Eucaristia (è meglio certamente riceverla partecipando alla S. Messa; ma per l'Indulgenza è necessaria solo la S. Comunione);

- preghi secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

5. È conveniente, ma non è necessario che la Confessione sacramentale, e specialmente la Santa Comunione e la preghiera per le intenzioni del Papa si facciano nello stesso giorno in cui si compie l'opera indulgenziata; ma è sufficiente che questi Sacri riti e preghiere si compiano entro alcuni giorni (circa 20) prima o dopo l'atto indulgenziato. La preghiera secondo la mente del Papa è lasciata alla scelta del fedele, ma si suggerisce un "Padre Nostro" e un'"Ave Maria". Per diverse Indulgenze plenarie, è sufficiente una Confessione sacramentale, ma si richiede una distinta Santa Comunione e una distinta prece secondo la mente del Santo Padre per ciascuna Indulgenza plenaria.

6. I confessori possono commutare, in favore di coloro che siano legittimamente impediti, sia l'opera prescritta sia le condizioni richieste (eccetto, ovviamente il distacco dal peccato anche veniale).

7. Le Indulgenze sono sempre applicabili o a se stessi o alle anime dei defuntima non sono applicabili ad altre persone viventi sulla terra.

Aspetti propri dell'Anno Giubilare

Premesse le necessarie condizioni, di cui ai numeri 3-4, i fedeli possono acquistare l'indulgenza giubilare compiendo una delle seguenti opere, qui sotto raccolte in tre categorie: 

8. Opere di pietà o religione

- O fare un pio pellegrinaggio ad un Santuario o Luogo Giubilare (per Roma:  una delle 4 Basiliche patriarcali - S. Pietro, s. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, s. Paolo -, oppure alla Basilica di S. Croce in Gerusalemme, alla Basilica di s. Lorenzo al Verano, al Santuario della Madonna del Divino Amore, ad una delle Catacombe cristiane, ivi partecipando alla Santa Messa, o ad altra celebrazione liturgica (Le Lodi o i Vespri) o ad un esercizio di pietà (Via Crucis, Rosario, recita dell'inno Akathistos ecc.);

- o fare una pia visita, in gruppo o singolarmente, ad uno degli stessi luoghi giubilari ivi attendendo all'adorazione eucaristica ed a pie meditazioni, concludendole col "Padre Nostro", il "Credo" e un'invocazione alla Vergine Maria.

9. Opera di misericordia o carità

- O rendere visita, per un congruo tempo, a fratelli in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani soli, handicappati ecc.), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro,

- oppure sostenere con un significativo contributo opere di carattere religioso o sociale (a favore dell'infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi, degli stranieri nei vari Paesi in cerca di migliori condizioni di vita),

- oppure dedicare una congrua parte del proprio tempo libero ad attività utili per la comunità o altre simili forme di personale sacrificio.

10. Opere di penitenza

Almeno per un giorno

- O astenersi da consumi superflui (fumo, bevande alcooliche ecc.),

- o digiunare,

- o fare astinenza dalle carni (o altro cibo secondo le specificazioni degli Episcopati), devolvendo una proporzionata somma ai poveri.

Dato a Roma, nella sede della Penitenzieria Apostolica, il 29 gennaio 2000

WILLIAM WAKEFIELD Card. BAUM
Penitenziere Maggiore

LUIGI DE MAGISTRIS
Vescovo titolare di Nova
Reggente